12 giugno 2009

VIA SALOMONE: LE CASE BIANCHE ASPETTANO


Milano, 12 giugno 2009 (Cronaca Qui)
 Ad accogliere gli inquilini della case popolari di via Salomone c’è una lunga fila di carrelli della spesa, accostati ai portoni d’ingresso dei quali nemmeno uno è riuscito a sfuggire alla furia dei vandali: alcuni sono senza vetro, altri infranti e messi in “sicurezza” con un po’ di nastro adesivo. Nelle case popolari bianche in zona mecenate nulla è cambiato, il degrado è sotto gli occhi di tutti e il piano di riqualificazione previsto da Aler ancora non parte:  gli inquilini vorrebbero capire perché.
“Terra di nessuno”
Nell’estate dello scorso anno l’ipotesi di demolire interamente il complesso per ricostruire il quartiere non era stato accolto positivamente dalle circa 500 famiglie dei palazzi bianchi, anzi. Una serie di striscioni appesi alle finestre e sonore proteste avevano smosso l’opinione pubblica, tanto che nel novembre dello stesso anno, il presidente di Aler Loris Zaffra, insieme all’Assessore allo Sviluppo del Territorio Masseroli avevano dichiarato che le case sarebbero rimaste in piedi e che si sarebbe invece proceduto con interventi di riqualificazione. Arrivata la notizia dello stanziamento di denaro da parte di Aler, in tutto circa 15 milioni di euro tra il 2009 e il 2012, il comitato inquilini inizia a lavorare insieme ad Aler con la mediazione del Comune.  I tavoli d’incontro, però, si sono interrotti bruscamente lo scorso marzo, senza una ragione apparente. “Vorremmo capire” si domanda Luciana Pellegreffi del comitato Salomone “perché siamo fermi: gli inquilini sono disposti a collaborare e i soldi erano stati stanziati, che cosa succede?”.  Nel frattempo la situazione in via Salomone non migliora: i cortili sono sporchi, maltenuti, interi atri condominiali sono diventati cimiteri di motorini abbandonati, il cortile si è trasformato in un parcheggio fisso per una decina di roulotte dalle quali vanno  e vengono alcuni rom. E’ lo stesso impiegato del presidio Aler di via Salomone a confermare la situazione di difficoltà: “Qui siamo abbastanza abbandonati, spesso i lavori di manutenzione vengono fatti male o a metà, è sotto gli occhi di tutti, io cerco di presidiare la zona come posso, ma non è facile”. Inoltre il quartiere è aperto e chiunque può andare e venire,  di sicurezza ce ne è davvero poca.
Lavori in stallo
 Il Gruppo di Lavoro Salomone, costituito da inquilini ed associazioni però, sostiene a viva voce che è proprio la mediazione del Comune a  creare ritardi e intoppi burocratici: “Doveva esserci una riunione ogni mese , ma è da marzo che non vediamo nessuno ” continua la Pellegreffi “ci hanno parlato di un protocollo da stendere per procedere, che cosa stanno aspettando? Vogliamo che i lavori riprendano entro dieci giorni” conclude seccamente.  Nel frattempo anche il Consiglio di zona Quattro sta spingendo, attraverso la commissione Casa,  affinché Aler e Comune vengano a rendere conto dello stato delle cose in via Salomone al parlamentino.
Federica Giordani

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