20 marzo 2007

LE CASE BIANCHE E IL COMITATO SALOMONE


Le “Case Bianche” di via Salomone, si trovano all’inizio di via Mecenate; l’edificio è un monoblocco di 9 piani circondato dal verde.

Costruito da Aler negli anni ’70 ospita poco meno di 500 famiglie per una popolazione di circa 1.800 persone; un vero e proprio “quartiere” della periferia milanese. Come molte zone popolari non è privo di problemi anche se inferiori ad altri presenti in città. 
Concepito come “quartiere aperto” è privo di qualunque recinzione e non ha custodi per nessuno dei suoi 20 numeri civici; caratteristiche che lo rendono indifeso a comportamenti impropri provenienti anche dai non residenti; questa realtà unita all’assenza di manutenzione straordinaria per trent’anni e alle carenze di quella ordinaria contribuiscono al degrado in cui attualmente si trova.
A fine 2007 il Comune e Aler inserivano il quartiere in un progetto che, con la partecipazione di privati, avrebbe portato alla demolizione delle case finalizzata alla costruzione di un numero maggiore di nuovi appartamenti destinati soprattutto alla vendita, una piccola quota all’affitto a canone moderato e solo una percentuale insignificante a canone sociale. In pratica l’hausing sociale, costruzione e vendita di appartamenti con la partecipazione di privati e banche utilizzando aree di proprietà Aler e destinate all’affitto di case popolari.

Ciò avveniva mentre il Comitato di Quartiere in giugno 2007 aveva presentato in Consiglio di zona 4 che espresse parere favorevole, la richiesta di inserimento nei "Contratti di Quartiere".
Solo su richiesta urgente del Comitato di invitare in seduta straordinaria del Consiglio di zona la proprietà delle abitazioni, Aler, per ravere aggiornamenti sulla richiesta  per i  "Contratti di Quartiere" dato l'avvicinarsi della scadenza, ci fu comunicato che non vi era stato alcun inserimento ed era stato approvato il progetto per la demolizione.


Per gli inquilini delle “Case Bianche” o "Tecca" sono famiglie a canone sociale, il progetto prevedeva per alcune, la dispersione nella periferia della città ove liberi appartamenti Aler, per le altre l’utilizzo di case ancora da costruire. 
E’ infatti nota la mancanza di case popolari a Milano, non ne vengono costruite in numero coerente con le richieste da almeno 15 anni,  vi sono infatti circa 26.000 famiglie in attesa di regolare assegnazione.

Il Comitato di Quartiere Salomone ha rifiutato da subito il progetto per una serie di motivi tra cui: la salvaguardia e il mantenimento di 480 appartamenti di edilizia popolare per le famiglie a basso reddito; la contrarietà alla deportazione degli inquilini in zone lontane dal loro vissuto e per la maggior parte in case inesistenti se non sulla carta; l’insensatezza di demolire un immobile di soli trent’anni anziché avviare la sua ristrutturazione.

Così gli inquilini si sono organizzati e hanno ufficializzato il Comitato che negli anni passati era comunque presente.

Solo oggi però, agosto 2010, abbiamo allestito questo blog, per dare informazioni diffusa e facilmente reperibile ai tanti residenti e alla cittadinanza, sperando che la nostra esperienza possa sia essere di auito ad altri sia creare una maggior comunicazione tra i comitati stessi.


Comitato di Quartiere Salomone

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